Si consiglia Plantare Ortopedico
Da: Rosa Foresti
Nov 29, 2017
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Si consiglia Plantare Ortopedico

"Si consiglia plantare ortopedico"

quante prescrizioni terminano con questa indicazione? Troppe, ahimè! Giustamente il cliente si presenta al bancone con frasi come "avrei bisogno di un paio di questi, porto un 41 di scarpe" "posso sapere il prezzo?" "posso vedere come è fatto questo plantare?", quasi che il termine "plantare ortopedico" equivalga ad "Aspirina" o "Oki", un prodotto in sostanza univoco, standard, quasi da banco. Niente di più sbagliato

"Si consiglia plantare ortopedico"

quante prescrizioni terminano con questa indicazione? Troppe, ahimè! Giustamente il cliente si presenta al bancone con frasi come "avrei bisogno di un paio di questi, porto un 41 di scarpe" "posso sapere il prezzo?" "posso vedere come è fatto questo plantare?", quasi che il termine "plantare ortopedico" equivalga ad "Aspirina" o "Oki", un prodotto in sostanza univoco, standard, quasi da banco. Niente di più sbagliato

Certo non sono d'aiuto pubblicità di solette miracolose, panacea di tutti i mali, da inserire in scarpe da uomo-donna-aperte-chiuse-tacco12-espadrillas. Il povero plantare ortopedico, nello specifico il su misura, necessita quindi di qualche riga spesa in suo favore e che lo distingua dai sottopiedi semplici con i quali viene spesso confuso

 

Vi parlerò anzitutto di plantare SU MISURA. Regola numero 1: non può esistere articolo su misura senza che sia effettuato un rilievo di misure, e non esiste plantare su misura uguale ad un altro, così come non si sono mai visti due piedi perfettamente uguali.

I vostri piedi sono unici, così come i plantari realizzati su misura per voi.

Perchè ci si rivolge a un tecnico ortopedico per realizzare un paio di plantari? Il motivo è sostanzialmente uno: il dolore. Consideriamo che prima di rivolgersi a me, tecnico ortopedico appunto, di solito il paziente ha consultato medico di base, specialista, chiesto consiglio ad amici, ha letto articoli su internet, si è confrontato con parenti, ha tentato terapie ed assunto antinfiammatori. Le cause scatenati il dolore sono numerosissime e non certo riassumibili in un articolo, ma qualche riga può aiutarvi a capire l’importanza di un buon plantare.

Anzitutto pensate per qualche minuto all'anatomia del piede e alle sue funzioni: i piedi di ciascuno di noi sono composti da 26-28 ossa, una trentina di muscoli, svariate articolazioni; dal momento in cui smettiamo di gattonare e assumiamo la postura eretta i piedi portano a spasso il nostro peso ad ogni passo, per ogni giorno, di ogni anno della nostra vita, per lo più in scarpe raramente anatomiche, e in situazioni anche diverse come la corsa o lo sport, durante le quali aumenta notevolmente lo stress a livello del piede.

Raramente si trascorre una giornata intera senza camminare e se si pensa al carico e allo sforzo cui sono sottoposti gli arti inferiori è facile comprendere che l'insorgere del dolore negli anni sia, se non inevitabile, quantomeno probabile

 

La domanda successiva è: può il plantare alleviare le algie quotidiane? La risposta è sì, se realizzato su misura.

Nel momento in cui vi presentate con la prescrizione di "plantare ortopedico", per noi tecnici inizia un percorso che va oltre la semplice presa delle misure e l'esame baropodometrico, strumento che personalmente trovo fondamentale ed eseguo gratuitamente più che volentieri in quanto mi consente di mostrare visivamente al paziente impronte e sovraccarichi, spiegare cosa ho intenzione di fare per risolvere il problema, cercare di trasmettere alcune nozioni che rendano meno “astratto” il concetto di plantare.

 Il confezionamento di un plantare su misura, un vero e proprio “tutore” dal mio punto di vista, richiede attenzione, un esame obiettivo, domande sullo stile di vita, spiegazioni circa cosa verrà fornito e il modo d'uso. Nulla è lasciato al caso, nulla è preconfezionato, tutto è studiato al fine di ottenere il massimo beneficio per ciascuno di voi.

 

Il concetto di base, riprendendo la funzione e l'anatomia del piede, è che il nostro peso si scarica inevitabilmente in alcune zone della pianta (tipicamente il retropiede e la zona metatarsale), come evidenziato nel corso dell'esame baropodometrico statico e dinamico. Nel "piede ideale"(mai visto, non preoccupatevi) esisterebbe un equilibrio perfetto tra il peso dell’individuo e la conformazione anatomica del piede stesso. I sovraccarichi sarebbero limitati e, complice una camminata ideale, il peso si scaricherebbe in modo da non causare dolore nel tempo o usura articolare. Si tratta però di una situazione IDEALE, che non si verifica in natura. Sovrappeso, piedi piatti, cavi, interventi chirurgici, posture scorrette o utilizzo di calzature antinfortunistiche portano inevitabilmente a sovraccarichi e, nel tempo, al dolore

 

Come agisce il plantare su misura? Il rilievo dell'impronta 3D tramite calco in gesso o sistemi computerizzati CAD-CAM ci consente di ottenere un positivo perfetto della vostra impronta in base al quale realizzare un plantare che andrà a riempire gli spazi vuoti sotto il piede. Questo significa che ad ogni vostro passo il peso del corpo non graverà più solamente su 2 punti doloranti ma si distribuirà uniformemente su tutta la pianta. "E' questione di fisica!". E' proprio questa la caratteristica che differenzia un plantare su misura dalle solette preconfezionate, Il benessere che consegue l’utilizzo dell’ortesi deriva proprio dall'essere perfettamente aderente alla pianta del nostro piede, e non solo dalla sofficità del materiale utilizzato.

Non sempre anzi plantari soffici apportano beneficio! Tra i piedi che più trovano giovamento da questa caratteristica senza dubbio è da citare il piede cavo, quello cioè che anatomicamente presenta un arco mediale più accentuato rispetto alla norma. E’ naturale che in queste condizioni i punti di contatto tra corpo e terreno siano limitati; la rigidità strutturale tipica del piede cavo inoltre limita notevolmente quella che è la funzione primaria del piede: ammortizzare. In questo caso la progettazione di un plantare che preveda inserti antishock consente di prevenire algie a livello anche di ginocchia e colonna vertebrale, oltre a favorire il ritorno venoso, ostacolato dalla limitata azione muscolare. Un piede cavo rigido non "lavora", appoggia semplicemente a terra ma non si deforma e non rilascia energia; i muscoli del piede non si contraggono e l'azione di pompa muscolare viene meno. Il piede è anche definito “cuore periferico” in quanto dotato di una struttura spugnosa denominata Suola di Lejar, che ad ogni passo “spreme” il sangue fino a livello del tricipite surale e da lì al cuore. Nel piede cavo rigido questa funzione è molto limitata e il sangue tende a ristagnare a livello dell’articolazione tibiotarsica causando gonfiori. La Suola di Lejar torna ad essere stimolata quando un plantare anatomico con un rivestimento ad hoc va a sopperire l'effetto "molla" normalmente svolto dal piede

 

Concludendo: nessun piede è perfetto, ma per ciascun piede imperfetto esiste un plantare perfetto! 

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