Plagiocefalia...
Da: Rosa Foresti
May 09, 2018
Categoria Del Blog
Plagiocefalia...

...correggere si può!

Come promesso oggi parleremo di un tipo di tutore su misura molto particolare: il caschetto per “plagiocefalia”, parolone che indica, dizionario alla mano, una “malformazione cranica conseguente a un’inclinazione eccessiva dell’asse centrale”. Si tratta quindi di caschetti realizzati per correggere le deformità tipiche della prima infanzia. Andiamo con ordine:

quali sono le cause della plagiocefalia? Prima della nascita il feto può essere soggetto a compressioni all’interno dell’utero(nei casi ad esempio di parti gemellari o masse uterine), o essere soggetto a pressioni durante il parto, soprattutto nel caso di feti particolarmente grandi o bacino delle medri particolarmente stretti, che costringono il piccolo a un passaggio difficoltoso dall’ambiente uterino all’esterno. Successivamente alla nascita le cause della plagiocefalia sono spesso da ricercare nella posizione assunta durante il sonno dal piccolo: sempre voltato a destra o sempre voltato a sinistra. Mamme e papà non colpevolizzatevi, bisogna specificare che spesso questa posizione “preferita” dal piccolo ha una base anatomica: il torcicollo congenito, trattabile in alcuni casi con manipolazioni e in altre chirurgicanebre, costringe il neonato a mantenere una posizione orientata sempre dallo stesso lato, nonostante genitori attenti cerchino di variare la posizione del piccolo. Attenzione a non confondere la plagiocefalia con la brachicefalia, tipica del bambino che dorme sempre sulla schiena: lo schiacciamento è posteriore e accompagnato da una dilatazione laterale del cranio.

modello 3D e plagiocefalometria

Fermiamoci qui con le cause e pensiamo alle soluzioni: si tratta di neonati e naturalmente, se osservate in tempo, queste deformazioni sono correggibili. Le figure professionali coinvolte sono molteplici: pediatra, ortopedico, spesso osteopatia e altrettanto spesso noi tecnici ortopedici.

Anatomicamente un bambino nasce con un cranio di volume pari a ¾ quello di un adulto. Abbiamo quindi a disposizione il tempo che intercorre dalla nascita alla chiusura della “fontanella” 12-18 mesi, per intervenire. Come? Per quanto ci riguarda con la realizzazione dei caschetti correttivi. Naturalmente il processo di realizzaione di un ausilio di questo tipo è il risultato di un lavoro di equipe: il confronto costante con ortopedico, pediatra, se necessario neurochirurgo è alla base dello studio costruttivo dell'ortesi, nonostante questa, una volta terminata, appaia piuttosto semplice. La presa di misure è un momento delicato e presso il nostro centro di Brescia viene effettuata, come per tutori e corsetti, tramite la scansione con laser del cranio del piccolo, e la rielaborazione 3d del file. In quetso modo la misurazione dei punti di repere cranici(plagiocefalometria) è estremamente precisa e il caschetto sarà perfettamente aderente al cranio del piccolo. Tramite il modello 3D possiamo studiare PRIMA della realizzazione effettiva del caschetto dove applicare pressione e dove lasciare camere d'espansione che consentano al piccolo cranio di crescere in modo corretto.

Domande e risposte:

- "il caschetto limiterà la crescita della testa del mio bambino?" domanda lecita: la risposta è no, dotiamo i caschetti di fessure e regolazioni adatte ad accompagnare la crescita volumetrica naturale del piccolo.

- "in che materiali viene realizzato il caschetto?": i caschetti sono realizzati in materiale termoformabile di spessore che varia in base alle necessità o alle richieste dello specialista. Tutti i nostri caschetti sono rivestiti da un film di materiale dermocompatibile, volto a evitare irritazioni e pratico da igienizzare.

riproduzione 3D e caschetto

- "cosa accade durante la presa di misure?" presso il nostro centro di Bresca la testa del piccolo, tenuto in posizione da madre o padre in modo da non creare ansia o agitazione, verrà scasionata con una pistola laser che trasmeterà i dati antropometrici al programma in modo da ottenere un file 3D. Il modello 3d modificato e approvato dai membri dell'equipe viene trasferito alla fresa meccanica presente nel nostro laboratorio che realizzerà un modellino del cranio del vostro piccolo sul quale verrà termoformato il materiale di rivestimento e il materiale termoformabile esterno. Se richiesti saranno applicati stencil appositi che rendano il caschetto più colorato.

- "il caschetto sarà sopportato dal mio bambino?": la prova a metà lavorazione consente di verificare che l'ausilio calzi perfettamente, senza zone di attrito che possano causare fastidio e quindi un rifiuto del caschetto. Devo dire che sono ben tollerati: ove possibile si cerca di ridurre al minimo l'ingombro del materiale, lasciando aperture e fori. Le orecchie sono libere, e il caschetto è ancorato tramite velcri regolabili dai genitori.

I risultati sono ottimi, e senza dubbio in questo caso il vantaggio della rilevazione con laser è enorme sia in fase di rilevazione di misure sia in fase di rielaborazione del modello 3D. Proprio avendo a disposizione questo sistema in officina capita di intervenire anche a livello postoperatorio in pazienti operati di torcicollo(sia adulti sia bambini): in questo caso il rilievo delle misure in ipercorrezione può essere effettuato direttamente in presenza del chirurgo e il tutore (simile ad un emi-caschetto ma con appoggio anche sulla spalla) può essere consegnato in tempi brevissimi.

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