Morbo di Osgood Shlatter
Da: Rosa Foresti
May 30, 2018
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Morbo di Osgood Shlatter

Quando il ginocchio duole...ed è l'età!

Sindrome di Osgood Shlatter...un parolone! In realtà si tratta di una problematica decisamente diffusa tra i giovani in crescita tra i 9 e i 15 anni di età, prevalentemente di sesso maschile. Nonostante il nome ridondante si tratta di una patologia semplice sia da diagnosticare che da trattare.

Il soggetto interessato è, appunto, un soggetto in età preadolescenziale, magari che sta crescendo in modo repentino e che fa sport. I sintomi sono dolore al di sotto della rotula, accentuato dopo l'attività sportiva e molto accentuato da salti, balzi, corsa, salita/discesa di gradini. Anche l'estensione della gamba contro resistenza e la pressione provocano dolore nell'adolescente interessato da questa sindrome. Gonfiore dolore e una protuberanza a livello del piatto tibiale anteriore completano il quadro tipico. Il vostro medico certamente sospetterà la natura delle lamentele del ragazzo e salvo casi particolari o recidive importanti non prescriverà esami radiografici o ecografici.                                                                                                                             Osgood-Shlatter: anatomia

Per capire come agire e risolvere il problema va spiegato anzitutto quale sia il motivo di questo dolore. La zona interessata dalla sindrome di O.S. è l'inserzione del tendine rotuleo inferiore. Il tendine è molto sollecitato, soprattutto nei soggetti sportivi. Va detto che l'osso non maturo presenta una rima non totalmente solidificata proprio in corrispondenza(nel caso della tibia) dell'inserzione del tendine. I continui stress meccanici innescano un processo infiammatorio e una ossificazione secondaria proprio nella zona di inserzione. Non è raro, infatti, che si formino delle protuberanze proprio sotto la rotula, così come non è raro che a maturazione ossea avvenuta la Malattia di O.S. si risolva spontaneamente. 

Certo parliamo di ragazzi in crescita, spesso giocatori di basket e pallavolo, e che tutto vogliono tranne interrompere la loro attività. Il riposo assoluto spesso è una opzione improponibile e va riservata ai casi più gravi. La soluzione più semplice e risolutiva è applicare un cinturino sotto-rotuleo, o una ginocchiera con pressore ad hoc. Ne esistono di vari tipi; personalmente consiglio il cinturino: economico,  facile da applicare, non invasivo e che propone una soluzione meccanica ad un problema meccanico: premendo appena al di sopra dell'inserzione infiammata permette al quadricipite di lavorare senza sollecitare il tendine rotuleo. I ragazzi lo indossano senza problemi  e le indicazioni all'uso che diamo in ortopedia sono sufficienti a rendere autonomo il paziente. A questo tutore utilizzato in fase acuta e durante l'attività sportiva vengono spesso associati antinfiammatori da assumere per breve periodo e riduzione degli allenamenti. Interessante anche l'uso dei bendaggi anelastici, ma applicati da professionisti. Abbiamo a disposizione anche ginocchiere più complesse, di solito richieste dallo specialista, validissime e traspiranti, ideate proprio per risolvere questa specifica malattia, indirizzate a pazienti sportivi e quindi adatte anche ai clienti più dinamici!

Non mi soffermo sulle soluzioni chirurgiche, non tanto perchè non siano valide, quanto perchè si tratta di un argomento non di mia competenza e prevede varie tecniche, riservate comunque ai casi più gravi e attuabili solo al raggiungimento della maturità ossea.

Normalmente sono sufficienti i trattamenti conservativi descritti sopra, prestando attenzione alle indicazioni del medico, all'uso del cinturino e pazientando qualche settimana! Una volta tanto un dolore che dipende dall'età, sì....ma troppo giovane!

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