Il crociato: traumi e soluzioni
Da: Rosa Foresti
Jun 06, 2018
Categoria Del Blog
Il crociato: traumi e soluzioni

"Buongiorno, mi sono rotto il crociato". I casi sono due: o il cleinte entra dolorante e zoppicando, sostenuto da stampelle e/o amici/parenti, oppure chi mi parla arriva in negozio sulla sua automobile, scende senza problemi e si limita ad indicare il ginocchio compromesso senza dar segni di claudicatio o sofferenza alcuna. Vediamo il perchè.

Il nostro ginocchio, come descritto negli articoli precedenti, presenta una certa complessità a livello anatomico e meccanico; dovendo parlare dei crociati mi limito a dirvi che si tratta di due legamenti, quindi in sostanza due robusti fasci fibrosi che si incrociano a X(crociati, appunto) a livello dell'articolazione femoro-tibiale. Questa X stabilizza i movimenti rotazionali e antero-posteriori, mentre i due legamenti collaterali(che uniscono femore e tibia medialmente e lateralmente), ne garantiscono la stabilità latero-laterale. Cosa accade quindi a seguito di un trauma? E' proprio la stabilità del ginocchio a venir meno: i movimenti sono incerti, la sensazione di instabilità impedisce di praticare attività fisica e il paziente(normalmente uno sportivo) si ritrova limitato nelle sue attività.

Il legamento più interessato da rottura è il legamento crociato anteriore. che impedisce di norma alla tibia di scivolare in avanti rispetto al femore. Nel corso dell'attività sportiva (calzio, sci, rugby le più classiche), ove il ginocchio è molto sollecitato in torsione e cambi direzionali, si può avere un trauma tale da spezzare l'LCA. La sensazione di instabilità si accompagna a dolore anche a distanza di qualche giorno e versamento dovuto alla rottura del vaso che attraversa il crociato anteriore. Il dolore e il gonfiore sono tali da impedire il movimento al malcapitato e spingerlo a recarsi in prontosoccorso.

Chi arriva quindi in ortopedia senza dar segni di sofferenza? In genere i "fortunati" con una lesione al crociato posteriore! Questo tipo di trauma non sempre causa un versamento o dolori importanti; la sensazione di instabilità permane ma tranne i casi di traumi diretti(incidenti in automobile per lo più), spesso il paziente avverte un dolore sopportabile e l'evidenza clinica si ha solo a seguito di una visita specialistica.

In entrambi i casi la ripresa dell'attività sportiva è molto graduale, soprattutto se lo specialista ritiene necessario l'intervento chirurgiico. Esistono tuttavia ginocchiere molto particolari studiate per gli sportivi che con lesione ai crociati, in assenza di dolore e di indicazione chirurgica vogliano tornare a praticare sci, calcio o l'attività preferita. "Tornerò quindi a sfrecciare sulle piste??" la risposta è SI'! Naturalmente non parliano di ginocchiere con stecche a spirale flessibili o steccature laterali rigide(molto utili per legamenti e lesioni meniscali ma poco funzionali ai traumi dei crociati). Allego immagini di alcuni tutori sportivi per LC, in modo da rendere più chiaro anche visivamente di cosa si tratta.

 

Si comprende immediatamente che la struttura è ben differente rispetto a qualsiasi altro tipo di ginocchiera: la flesso-estensione è controllata dallo snodo(rigorosamente policentrico) e dalle aste laterali; per quanto riguarda i crociati sono preservati dalla presa anteriore sulla coscia e posteriore sul polpaccio. I velcri assicurano una presa ottimale della scocca del tutore sulla gamba e sulla tibia, controllando quei movimenti che il crociato lesionato non può più gestire. Torsione e slittamento della tibia sul femore e viceversa sono bloccati e il rischio di distorsioni o nuove lesioni minimizzato.

Essendomi recata di persona in una delle ditte produttrici vi assicuro che l'attenzione al dettaglio è assoluta: basti pensare che la scocca superiore viene modellata in modo da aderire alla perfezione alla muscolatura sviluppata dello sportivo, con il quadricipite femorale più sviluppato a livello del vasto laterale. I 4 velcri di fissaggio sono imbottiti e garantiscono una dermocompatibilità assoluta, senza rischi di arrossamento o irritazioni anche dopo ore di attività sportiva.Alcuni modelli sono disponibili in versione lunga o corta, da scegliere in base allo sport praticato e all'altezza del paziente. Molta attenzione viene posta anche all'estetica con la possibilità di richiedere colori particolari.

Va da sè che da parte nostra qui in ortopedia riserviamo altrettanta attenzione alla presa di misure: noi tecnici rileviamo con precisione le circonferenze necessarie in modo da ordinare la taglia che più si avvicina alle caratteristiche del paziente. Le midifiche a banco possono essere effettuate in fase di prova e consegna ma i materiali ultraleggeri utilizzati non consentono grandi variazioni in larghezza. Nei casi particolari possiamo richiedere modifiche rispetto alle tabelle di misura standard. Il modello viene normalmente indicato dallo specialista, e visto il costo non proprio indifferente di questo genere di tutori consiglio sempre di farsi prescrivere la ginocchiera in modo da poter poi scaricare la spesa medica.

Ed ecco la domanda classica che spesso mi pongono: "Ho a casa un tutore con le stecche laterali rigide...è equivalente?". Purtroppo no: come già scritto è proprio la presa su coscia e polpaccio a impedire la torsione del ginocchio, cosa che con le sole stecche laterali non avviene. Naturalmente per persone anziane o sedentarie una buona ginocchiera con stecche rigide ben aderenti può essere una soluzione temporanea, ma per gli sportivi....leggere sopra!

Lascia il tuo commento