Mio figlio deve mettere il busto: guida al percorso per genitori e ragazzi
Da: Rosa Foresti
Sep 12, 2025
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Mio figlio deve mettere il busto: guida al percorso per genitori e ragazzi

Guida per genitori sull'uso del busto ortopedico in adolescenza. Dalla diagnosi alla vita quotidiana, con consigli pratici e un focus sul supporto psicologico per affrontare il percorso con serenità

L'adolescenza è un periodo di importanti cambiamenti fisici ed emotivi. In questo contesto, la notizia che il proprio figlio o figlia dovrà indossare un busto ortopedico per trattare la scoliosi o un'altra problematica della colonna vertebrale può generare dubbi e preoccupazioni. Domande sulla gestione a scuola, sulle reazioni degli amici e sull'accettazione personale sono comprensibili e naturali.

È importante affrontare la situazione come un percorso terapeutico definito, un investimento sulla salute futura di vostro figlio che, con il giusto supporto, può essere gestito e superato.

Questa guida è pensata per voi genitori, per illustrare l'iter da seguire, la gestione pratica e l'importante aspetto psicologico.

1. Il percorso completo: dalla visita medica al busto su misura

Il percorso che porta all'utilizzo di un busto è un lavoro di squadra che coinvolge diverse figure professionali.

La fase medica: diagnosi e prescrizione

Il primo sospetto di una postura scorretta viene solitamente valutato dal pediatra, che, se lo ritiene necessario, indirizza a un medico specialista (ortopedico o fisiatra). Attraverso una visita e degli esami strumentali (come la radiografia), lo specialista arriva a una diagnosi precisa e redige una prescrizione medica dettagliata, contenente le informazioni tecniche necessarie

La fase tecnica: progettazione e realizzazione

Con la prescrizione medica, entra in gioco il tecnico ortopedico. È il professionista che trasforma le indicazioni del medico in un presidio su misura, efficace e funzionale. Il processo si svolge in diversi passaggi:

  • L'incontro e la presa misure: Durante il primo appuntamento, il tecnico ortopedico analizza la prescrizione e prende le misure del tronco tramite un calco in gesso o con scansioni digitali 3D, metodi precisi e indolori.

  • La creazione del modello e la progettazione: Dai dati raccolti, il tecnico crea un modello positivo del tronco. Su questo modello progetta il busto, applicando le "spinte" correttive e le aree di "sfogo" secondo le indicazioni mediche. È un lavoro tecnico di alta precisione.

  • La prova del presidio senza finiture: Il modello viene provato sul paziente, così da verificare se è tutto corretto o ci sono grandi modifiche da apportare o fastidi particolari da correggere

  • La costruzione e rifinitura: Sul modello confermato dopo la prima prova viene plasmato a caldo il materiale plastico che diventerà il busto. Successivamente viene tagliato, levigato e completato con le chiusure e le imbottiture.

  • La consegna definitiva: L'ultimo step consiste nella consegna del busto, durante la quale  il tecnico ortopedico spiega a voi e a vostro figlio come indossarlo, toglierlo e gestirlo correttamente. È un momento pratico, importante per fare domande e prendere confidenza con il dispositivo.

2. La vita con il busto: consigli pratici per il quotidiano

L'adattamento iniziale richiede un po' di pazienza, ma la gestione quotidiana diventerà presto una routine.

  • L'abbigliamento: È fondamentale indossare una maglietta intima in cotone senza cuciture sotto il busto per proteggere la pelle. Sopra, vestiti comodi come felpe, t-shirt e maglioni morbidi permettono di muoversi liberamente e rendono il busto meno visibile.
  • L'igiene: È importante seguire le indicazioni dello specialista sulle ore in cui è possibile togliere il busto. Una pulizia accurata della pelle e una buona idratazione aiutano a prevenire irritazioni.
  • Lo sport e il tempo libero: Il movimento è importante. Sarà lo specialista a indicare quali attività sono permesse, ma spesso lo sport non viene interrotto, anzi, talvolta è consigliato. Incoraggiate vostro figlio a rimanere attivo nelle ore di libertà dal busto.
  • La scuola: Parlare con gli insegnanti può aiutare a trovare piccole soluzioni per aumentare il comfort durante le lezioni, come la possibilità di alzarsi periodicamente o usare un cuscino.

3. L'aspetto psicologico: accettazione e supporto

L'impatto emotivo è un aspetto centrale del percorso. Un busto può essere percepito come un elemento estraneo e influire sull'immagine di sé.

  • Ascoltare e validare le emozioni: È utile accogliere la frustrazione o la tristezza del ragazzo senza minimizzare. Frasi come "Capisco che sia difficile" aiutano più di "Non è niente".
  • Spiegare e normalizzare: Presentate il busto come uno strumento temporaneo che lavora per un benessere futuro, simile a un apparecchio ortodontico.
  • Focalizzarsi sugli obiettivi: I controlli medici che mostrano miglioramenti aiutano a dare un senso all'impegno e a mantenere alta la motivazione.
  • Creare una rete di supporto: Con il consenso di vostro figlio, informare gli amici più stretti e gli insegnanti può creare un ambiente più comprensivo e sereno.

Un percorso da affrontare insieme

L'atteggiamento dei genitori è un punto di riferimento per i figli. Affrontare il percorso con un approccio pratico e fiducioso trasmette loro la forza necessaria per gestire la situazione.

Una volta ottenuta la prescrizione medica, il passo successivo è la realizzazione tecnica del busto. Presso i nostri centri troverete personale tecnico ortopedico esperto per accompagnarvi nell'adattamento del busto su misura. Comprendiamo però che il supporto tecnico, da solo, può non bastare. Per questo, abbiamo attivato anche un servizio di consulenza psicologica, pensato specificamente per i ragazzi e i genitori che affrontano questo percorso.

Venite a trovarci con la prescrizione dello specialista nelle nostre sedi di Brescia, Iseo e Gardone Val Trompia: troverete non solo la competenza per realizzare il presidio ortopedico, ma anche un aiuto concreto per gestire gli aspetti emotivi di questo importante viaggio verso la salute.

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