Last but not least....il post-consegna del corsetto ortopedico
Da: Rosa Foresti
Mar 28, 2018
Categoria Del Blog
Last but not least....il post-consegna del corsetto ortopedico

"compiti a casa" per i nostri clienti!

"Ecco a voi il busto, qualora ci fossero problemi contattateci in qualsiasi momento, e non dimenticate di firmare i documenti per la consegna del corsetto prima di uscire dal negozio....buona giornata!" . Così si potrebbe pensare finisca il capitolo(lunghissimo) sui corsetti correttivi per scoliosi...in realtà il percorso per chi utilizza il busto è solo all'inizio! Una volta provato e consegnato l'ausilio per noi tecnici forse il lavoro più gravoso è stato svolto, ma di certo non è terminato! Controlli, correzioni, modifiche, riparazioni successive alla consegna sono all'ordine del giorno, non tanto perchè il corsetto sia realizzato in modo non corretto, quanto perchè di fatto alla teoria segue la pratica....se sul banco il corsetto può essere considerato "a regola d'arte", una volta che viene indossato dal giovane cliente, soprattutto se alle prime armi con questo tipo di correzione, spesso necessita di modifiche successive in modo da calzare a pennello.

Al di là di questi adattamenti e correzioni minime il corsetto dal momento della consegna è in mano a chi lo utilizzerà ed ecco quindi alcune semplici regole per far sì che l'ausilio si mantenga nel tempo senza danni:

-non pensate che il corsetto sia infrangibile: la maggior parte dei corsetti sono realizzati in materiale plastico(veralite e simili). La plastica rigida non è studiata per seguire ed agevolare i movimenti del corpo, ma per opporsi ad essi quando questi sono errati. Spesso i busti hanno, ad esempio, spinte a livello acromiale(in parole semplici una placca con due alette che tengono in posizione le spalle). Queste alette sono talvolta soggette a rottura in quanto sforzate oltremodo da tentativi di flettersi in avanti, o di portare zaini  pesanti, o dormendo in posizione prona. Purtroppo una volta spezzate queste valve in plastica raramente possono essere riparate, più spesso vanno sostituite. 

-controllate spesso il corsetto dall'interno: capita durante i controlli trimestrali di togliere i feltrini di protezione esterni e trovare piccole crepe che partono da una vite e si diramano a raggiera. Se individuate per tempo queste crepe possono essere tenute sotto controllo praticando presso il nostro laboratorio fori di stop con una punta del trapano molto piccola. L'intervento ferma la crepa che non spezzerà nel tempo la valva. "avevo notato una crepa qualche giorno fa, ed oggi il busto si è spezzato", riferiscono genitori e clienti: il consiglio è sempre di non utilizzare il busto quando si notano crepe e prendere subito appuntamento per evitare che le placche si spezzino

-non applicate liquidi bloccanti alle viti: alcuni modelli di corsetto(tendenzialmente i corsetti bivalva), per essere aperti e chiusi fan perno su poche viti. Queste tendono periodicamente a svitarsi. Capita che qualcuno pensi, applicando liquidi bloccafiletti, di migliorare la situazione: errore! Purtroppo questo minimo gioco della vite serve a consentire l'apertura e la chiusura dell'ausilio e applicare un bloccante può causare crepe e fratture del corsetto. I controlli trimestrali sono normalmente sufficienti a evitare che le viti fuoriescano dalla sede nonostante questo range di movimento indispensabile

-non applicate profumi/deodoranti aggressivi/solventi sui corsetti. Non per tutti i tipi di termoplastiche i liquidi di questo genere creano problemi, ma spesso si rischia di indebolire i materiali con cui è realizzato il corsetto. Per pulire il corsetto sono sufficienti un panno bagnato con acqua e sapone neutro, da passare dove necessario senza la pretesa che il corsetto torni come nuovo ma abbastanza spesso da garantire una buona igiene

-maglietta sottobusto: sempre. Assorbe il sudore e limita gli odori, protegge la pelle, protegge il busto dalle sudorazioni acide...insomma è necessaria! Usare magliette in materiale sintetico e colorate è assolutamente sconsigliato in quanto non assorbono umidità e possono rilasciare coloranti nocivi dopo ore di utilizzo con il corsetto che può esserne rovinato. Optate quindi per fibre naturali (cotone, ancora meglio bamboo)

-seguire con mooooolta attenzione le nostre indicazioni circa apertura/chiusura del busto: vi sono corsetti sui quali montiamo chiusure a grimagliera che, se non utilizzare correttamente, sforzano le parti su cui sono montate: anche qui il rischio è di rompere le valve.

-pulire periodicamente anche le imbottiture esterne e i velcri: basta armarsi di un pò di pazienza e uno stuzzicadente per ripulire da capelli, pelucchi di maglioni e polvere i velcri di chiusura e i feltri di rivestimento delle componenti metalliche. In questo modo i velcri rimarranno adesivi e il busto continuerà ad essere utilizzabile senza doverli sostituire del tutto. 

-PRESENTARSI AI CONTROLLI TRIMESTRALI: sembrerà banale ma anche se "va tutto bene" e "il corsetto non è rotto", venire a trovarci ogni 3 mesi è indispensabile, anche se spesso si risolve il tutto in 10 minuti. Questi controlli di rito sono necessari anzitutto a prevenire danni al busto che chi lo utilizza non può essere in grado di prevedere(crepe molto piccole o placche sotto sforzo), ma anche a controllare che le spinte applichino a distanza di tempo una buona forza correttiva, che il corsetto non sia diventato troppo piccolo...tutti compiti che spettano a noi tecnici e che richiedono la collaborazione di chi, il nostro busto, lo utilizza...vi aspettiamo quindi ogni 3 mesi al varco!

Per questa settimana finisco così, in modo meno tecnico ma più interessante per chi ha appena iniziato o dovrà iniziare a utilizzare un corsetto correttivo (o anche per chi già da tempo è nostro cliente...i compiti a casa valgono per tutti!).....a presto!

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